L’epoca della cavalleria è finita, sepolta dalla potenza schiacciante delle armi da fuoco.
Un uomo di nessun rango con una settimana di addestramento nell’uso del moschetto è capace di uccidere un nobile cavaliere in armatura che ha speso anni ad addestrarsi nell’arte della lancia.
Insieme alla cavalleria è entrata in crisi la religione monoteistica di Eltor, Domine dell’Umanità, per millenni osannato dalle masse ma ormai sostenuto solo dai potenti e dalla sua avida, corrotta burocrazia.
In questo momento di crisi, la Dodecapoli di Asler ne approfitta per rendersi indipendente dal Pandominio, l’Unico Impero, sfidandone le ultime vestigia di potenza così da poter abbandonare completamente il culto ammuffito di Eltor e proclamare la sua dedizione a un nuovo ideale: la Ragione.
EQUIPAGGIAMENTO E TECNOLOGIA
L’epoca storica e tecnologica è equivalente al 1600 europeo, epoca delle guerre di religione e della rifeudalizzazione, ma anche della nascita della scienza basata sull’osservazione e l’esperimento.
Tra gli oggetti di uso comune vi sono orologi, telescopi e galeoni, così come finestre e bicchieri di vetro.
L’equipaggiamento militare ha appena subito una vera rivoluzione.
Le spade più comuni nelle città sono leggere e sottili, come la striscia (nota come spada da lato) e il fioretto (anche detto stocco). Spadoni a due mani, alabarde, scuri d’arcione, schiavone, costoliere e sciabole sono usate da soldati e mercenari.
I soldati regolari hanno a disposizione moschetti (a miccia e a pietra focaia) e pistole (a ruota e a pietra focaia): i cavalieri, abbandonata per sempre la lancia, usano ormai abitualmente la dragona, una potente pistola da utilizzare a cavallo, impugnabile col guanto d’arme.
Le armature sono ormai desuete, tranne il corsetto di cuoio, la corazza pettorale usata dagli ussari, gli elmi (spesso aperti sul davanti) e i guanti d’arme. La corazza a placche completa, ancora usata dai comandanti militari e dai dragoni, mostra con orgoglio la ‘prova’ di aver resistito a un colpo di moschetto e viene così chiamata corazza da munizione o corazza provata.
MAGIA E RELIGIONE
La religione di Eltor ha proibito la magia arcana per 12.000 anni: con l’indebolirsi del monoteismo sono rispuntati da un lato maghi e alchimisti (che perseguono la magia come scienza), dall’altro stregoni e fattucchiere (che vedono la magia come forza della natura).
Ma l’Età della Ragione porta grandi vantaggi a chi segue il suo ideale: è scientificamente provato che non cedere alla superstizione rende più resistenti all’influenza divina.
Certo rifiutare il potere di Eltor comporta degli svantaggi, come l’impossibilità di essere curati magicamente, ma gli abitanti della Dodecapoli sono pronti a questo e altro pur di seguire la scienza.
Oltre al perdurante culto di Eltor sono emerse altre religioni, che adorano angeli e demoni dai mille nomi diversi. Le migliaia di angeli e demoni un tempo sottoposti al Domine sono infatti sfuggiti al suo controllo e sono ora oggetto di una devozione indipendente: eresie e culti iconoclastici spuntano senza controllo.
Tra i demoni più adorati vi è Galgolu, colui che promette la Vita Eterna.
Mascherato da semplice spirito ribelle, Galgolu è in realtà l’antico Avversario di Eltor, il distruttore della materia.
Abbandonando gli antichi rituali di Eltor, di cui nessuno ormai ricorda l’origine o le motivazioni profonde, i seguaci della Ragione stanno involontariamente aiutando il suo ritorno: tutti i bambini nati negli ultimi anni nella Dodecapoli, privi della benedizione di Eltor, sono infatti sprovvisti di ogni protezione nei confronti dell’Avversario, e sono un tramite per il suo intervento sulla materia.
RAZZE E CULTURE
Il Pandominio, l’Unico Impero, è abitato da umani di varie stirpi, uniti da una lingua e una legge comune, ma dall’aspetto differente e seguaci di diverse tradizioni.
Le stirpi umane si contraddistinguono principalmente per lievi sfumature della pelle, a quanto pare fondamentali per determinarne il carattere:
– i pellebianca abitano le terre dell’estremo nord (come la Dodecapoli) o dell’estremo sud, e stanno abbracciando rapidamente la Ragione;
– i pelleverde sono toccati dal Fae e abitano le grandi foreste equatoriali. Non hanno mai seguito Eltor con grande devozione, e approfittano ora della sua debolezza per rivolgersi a spiriti a loro più affini entrando in contatto con le razze confinate nel Fae;
– i pellegrigia si dice siano toccati dalla Tenebra e abitano le grandi catene montuose rivolte verso l’oceano orientale. Devoti di Eltor, inflessibili e spietati, riempiono i ranghi dell’Inquisizione e della Chiesa;
– i pellerossa, superstiti di una stirpe legata nell’antichità a Galgolu e spazzata via dai genocidi di Eltor, sono più rari degli altri umani, e di solito vivono confusi (o mimetizzati) tra i pellebianca;
– i pelleazzurra, anche detti Kuba, sono originari di un’isola sprofondata al centro dell’oceano migliaia di anni fa e sono da allora condannati a vagare privi di una casa.
Il mondo era un tempo abitato da altre razze intelligenti, fatate o oscure: troppo spesso però queste razze si opponevano all’uomo e al culto di Eltor. Per questo motivo Eltor le fece confinare dai suoi Inquisitori nei luoghi da dove erano originate, i mondi specchio noti come le Tenebre e il Fae.
Fae e Tenebre, versioni simili ma più oscure o più magiche del mondo reale, con sottili variazioni (es. dove nel mondo reale vi è un lago nelle Tenebre vi è una palude e nel Fae una lastra luminosa di cristallo), sono da allora dominio esclusivo di queste razze.
Negli ultimi anni, col declino di Eltor, alcuni singoli membri di queste razze hanno appreso come tornare nel mondo, soprattutto nella Dodecapoli: purtroppo (o per fortuna) sono ancora molto rari e spesso malvisti.
POLITICA E SITUAZIONE MILITARE
L’anno corrente è il 2935 della Dinastia Ke’Sat, prima dinastia pellegrigia a sedere sul trono del Pandominio.
Il Pandominatore (Imperatore) Abiyahyl III° governa il mondo dall’antica capitale Eltorash (il dono di Domine Eltor), e pianifica una guerra di religione contro di eretici del nord.
I Voivoda (Principi) della Dodecapoli di Asler hanno votato la scissione dal Pandominio tre anni fa e l’hanno assicurata l’anno scorso (2934 D.K.) con la vittoria nella Battaglia di Vershociez.
I Boiardi (Nobili) della Dodecapoli sono però in gran parte ancora fedeli a Eltor (se non al Pandominio), cosa di cui gli abitanti delle città sono ben consci: la tensione religiosa tra cittadini e paesani rende incerta la situazione politica anche in vista di una ripresa del conflitto col Pandominio.
Le città della Dodecapoli – Asler (la capitale), Blazey, Burick, Dominika, Grazyna, Rhinberg, Marcin, Noordfort, Lechosland, Tekla, Zdzislaw e Jadwiga – hanno radunato un possente esercito permanente, posto a difesa delle Bocche di Ludwig, il passo che segna il confine tra la penisola del nord con le terre del sud.
L’esercito della Dodecapoli è composto da soli 20.000 uomini, ma è una forza completamente diversa da ogni altro esercito mai sceso su un campo di battaglia: i suoi uomini sono professionisti (non coscritti di leva), ben addestrati e legati dalla stessa devozione alla Ragione.
L’esercito della Dodecapoli è organizzato in 10 reggimenti di cavalleria di 600 uomini ciascuno (6.000 uomini, ogni reggimento diviso in 6 squadroni e 2 gruppi), 12 reggimenti di fanteria ciascuno di 1.000 uomini (12.000 uomini, per un terzo picchieri, per due terzi moschettieri), un reggimento di dragoni (1.000 uomini, divisi in 10 compagnie), alcune compagnie di fucilieri scelti (con armi a pietra focaia e non a miccia) per la protezione dei rifornimenti, e un reparto d’artiglieria (con 10 cannoni da campo).
Per fronteggiare l’esercito di Asler il Pandominio può mettere in campo più di 100.000 uomini, tra nobili, coscritti e fanatici di Eltor: questa orda di zeloti è però difficile sia da radunare che da gestire, e in attesa di identificare un carismatico comandante in grado di portarla al successo regge per il momento una tenue tregua, concordata tra il Voivoda di Asler Wieslaw IV° e l’anziano Precettore di Eltor Yamin Zoja.
AVVENTURE
Ragione contro superstizione, cavalleria contro armi da fuoco, Eltor contro Galgolu, Fae contro Tenebre, mondo materiale contro mondi specchio, Dodecapoli contro Pandominio… decine di certezze stanno crollando nello stesso momento, fornendo ottime opportunità a chi le saprà cogliere.
I personaggi possono essere originari di una delle città della Dodecapoli e giurare fedeltà al suo esercito, mettendosi così a disposizione per raid contro le forze di Eltor a sud delle Bocche di Ludwig, investigazioni sulla potenziale infedeltà dei nobili delle campagne o missioni diplomatiche nei mondi specchio per aumentare la potenza della Dodecapoli.
Oppure possono essere seguaci di Eltor e delle antiche tradizioni, e scoprire a poco a poco che le eresie, anche se ben intenzionate, stanno rapidamente aprendo il mondo della materia al peggior incubo dell’umanità.
O ancora possono essere semplici avventurieri alla ricerca di fama e ricchezza, e trovarsi loro malgrado coinvolti in un conflitto che non si sa bene come potrà finire.
[…] Adalhaid nella sua versione più pura non include razze diverse dagli umani, ma in questo caso può […]