Nel 1990 la saga di Star Wars era appannata e stanca.
La trilogia originale si era ormai chiusa da 7 anni con Il Ritorno dello Jedi (1983), la seconda trilogia era ancora di là da venire (e i fan potevano sperare in grandi cose), i videogiochi non brillavano certo per originalità (X-Wing non era ancora stato rilasciato).
Ma verso la fine dell’anno sulle riviste specializzate e sulle fanzine (internet non esisteva ancora) iniziarono a uscire notizie sparse su una fantomatica serie di tre libri che sarebbe uscita nel 1991. I romanzi, autorizzati da George Lucas in persona e scritti da un certo Timothy Zahn, avrebbero raccontato una storia originale, successiva agli eventi narrati nella trilogia.
Nel 1991 uscì il primo libro della trilogia, L’Erede dell’Impero… e la saga ebbe un nuovo inizio.
Zahn prese sapientemente in mano i personaggi di Lucas, ne aggiunse altri dove necessario, creò una trama sapiente e infarcita di ottima strategia militare… e creò il miglior cattivo della storia per coronare l’opera.
Il cattivo, Mitth’raw’nuruodo ovvero il Grande Ammiraglio Thrawn, era la risposta ai tanti che si erano chiesti come avesse fatto un Impero razzista, misogino e con una gerarchia militare fatta di codardi e stupidi (come il Capitano Needa) a prosperare per decenni – semplice, affiancando agli psicotici Darth Vader i supergeni militari come Thrawn.
Per i fanatici del Grande Ammiraglio dalla pelle blu Zahn ha scritto ben sei libri sulle sue avventure (Erede dell’Impero, Sfida alla Nuova Republica, L’Ultima Missione, Spettro del Passato, Visione del Futuro, Outbound Flight), l’ultimo dei quali è particolarmente consigliato in quanto descrive i primi anni di Thrawn, quando ancora era un capitano nella flotta dell’Ascendenza Chiss.
[…] Zahn è meglio noto in Italia per la saga dell’Ammiraglio Thrawn, ovvero la trilogia (poi divenuta pentalogia, e infine eptalogia) che negli anni novanta rinverì […]